“Non sono emergenza”, al via la campagna di con i bambini sul disagio degli adolescenti

“Gli adolescenti sono come fragole nel deserto. È una metafora in positivo tratta dalla storia di Marianna, una ragazza che ha sofferto e in parte soffre ancora di una forte depressione. A differenza di molti, non si chiude in sé stessa, non si nasconde, ma ne parla con i suoi amici più intimi, quelli di cui si fida, si confronta e, insieme a loro, capisce che l’ansia e la depressione di cui soffre è un male comune, condiviso, quasi un male della sua generazione, di cui non deve più sentirsi in colpa, di cui non deve vergognarsi. Il coraggio di Marianna è quello della parola”.

Oltre 11 milioni di bambini e giovani in Ue soffrono di disturbi mentali

In occasione della Settimana europea della salute mentale (13-19 maggio), l’Unicef ricorda che, secondo la pubblicazione “Child and adolescent mental health – The State of Children in the European Union 2024”, circa 11,2 milioni di bambini e giovani entro i 19 anni nell’Unione Europea (ovvero il 13%) soffrono di un problema di salute mentale.

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Sovraffollamento in carcere, nel Lazio mancano 1.500 posti e i detenuti minorenni sono raddoppiati

Nelle carceri del Lazio sono reclusi ad oggi 6.758 detenuti, ma i posti regolamentari sono soltanto 5.281, cioè 1.477 in meno. Tra le situazioni più difficili ci sono quelle dell’istituto Regina Coeli di Roma, seguito dai carceri di Civitavecchia, Velletri e Rieti. Ma a preoccupare è anche il caso dell’Istituto per Minorenni di Casal del Marmo della Capitale, dove i bambini e i ragazzi detenuti sono aumentati del 100 per cento nel primo trimestre del 2024 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Allo stesso tempo, invece, il personale si è dimezzato.

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Imperfetti e felici (Aiutiamo i giovani a gestire la noia)

“La noia è quando sei sola e non hai niente da fare”, questa la risposta di due undicenni quando ho chiesto loro cosa fosse la noia.
“La noia è uno stato psicologico di demotivazione nata dall’assenza di azione, dall’ozio o dall’essere impegnato in un’attività sostenuta da stimoli che si recepiscono come ripetitivi, monotoni o contrari a quelli che si reputano più confacenti alle proprie inclinazioni e capacità”, questa la definizione di Wikipedia.

Imperfetti e felici (Aiutiamo i giovani a gestire la noia) – Cose Nostre (cosenostre-online.it)

XX Rapporto Antigone: a 10 anni dal superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

Il XX Rapporto Antigone fa il punto su salute mentale e misure di sicurezza psichiatriche a 10 anni dalla legge 81/2014 che ha, almeno sotto il profilo normativo, definitivamente chiuso la lunga stagione degli ospedali psichiatrico-giudiziari: così denominati in Italia dalla LEGGE 26 luglio 1975, n. 354 (Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà), ma già presenti in alcuni istituti di ricovero come reparti specifici dalla seconda metà dell’800 e poi come Manicomi criminali a partire dalla legge 36/1904.

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La non punibilità nel processo penale: quando la diagnosi diventa un privilegio

I disturbi mentali non sono neanche predittivi, in modo statisticamente significativo, di comportamento aggressivo futuro, come evidenziato dallo studio National Epidemiologic Survey in Alcohol and Related Conditions nel 2008. L’idea di attribuire automaticamente la responsabilità del comportamento violento alla malattia mentale, la “psichiatrizzazione” della violenza, insomma, è un errore che riduce la complessità della comprensione di questo fenomeno e ci riporta indietro nel tempo, a prima dell’azione riformatrice di Franco Basaglia, quando la pericolosità per sé e per gli altri guidava le decisioni di Trattamento Sanitario Obbligatorio sugli autori di reato. Come noto, in Italia, dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, nel 2015 sono state create le Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS), strutture sanitarie di accoglienza dove possono confluire e condividere gli stessi ambienti e procedure, indipendentemente dal tipo ed entità di reato, tanto un autore di un omicidio quanto una persona che ha opposto resistenza a pubblico ufficiale, purché affetti da disturbi mentali e ritenuti socialmente pericolosi.

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