Consulta Dipartimentale Salute Mentale Roma 2: decisione unanime per la promozione di percorsi di inclusione sociale

da Consulta Dipartimentale Salute Mentale ASL Roma 2

Questa Consulta dipartimentale per la salute mentale nel ribadire,  nella riunione del 16/1/2018,  la fondamentale importanza dell’inclusione sociale e lavorativa in tutte le sue forme  ai fini della prevenzione dell’aggravamento e della cronicizzazione del disturbo delle persone con disagio psichico-sofferenza mentale e per il pieno recupero della loro autonomia, sottolinea l’urgenza della piena attuazione  delle procedure previste dalla legge 381/1991, art. 5, comma 1 (Inserimenti lavorativi soggetti svantaggiati e disabili), recepita dalla Regione Lazio con L.R. 24/96 la quale dispone che: “allo scopo di favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate  l’Amministrazione regionale e quella degli Enti da questa dipendenti riservano annualmente una quota dell’affidamento dei lavori concernenti la manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché l’acquisizione di Beni e Servizi alle Cooperativa sociali…”. 

A tale fine questa Consulta ritiene essenziale la costituzione di un Nucleo di lavoro (ASL/DSM) a cui possa  essere affidata la responsabilità dei progetti di inserimento lavorativo come previsto dalla  circolare 5/6/2015 della Direzione regionale Salute e Integrazione Socio-sanitaria e auspica la collaborazione del Nucleo medesimo con l’Assessorato alle politiche sociali di Roma Capitale.

Questa Consulta si  impegna a collaborare, mediante un suo gruppo di lavoro, già designato, in rappresentanza dell’utenza, con il Nucleo di lavoro ASL/DSM per il pieno raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  1. Assicurare uno sbocco lavorativo dopo la formazione e garantire l’accompagnamento e la continuità terapeutica nel passaggio formazione-inserimento lavorativo mediante un adeguato sostegno ai progetti delle Cooperative sociali operanti nei Centri diurni;
  2. La determinazione del numero annuo degli utenti da inserire al lavoro e dei corrispettivi affidamenti alle cooperative operanti nei Centri diurni nel pieno rispetto dell’elenco dei fornitori dei sevizi al DSM;
  3. La determinazione delle forniture di beni e servizi da destinare alle Cooperative sociali di tipo B;
  4. La determinazione del budget annuo necessario per gli inserimenti lavorativi programmati;
  5. Garantire la qualità delle prestazioni erogate evitando rigorosamente l’assegnazione di affidamenti sulla base del massimo sconto;
  6. La trasparenza delle procedure allo scopo di superare le difficoltà create dai noti scandali relativi ad alcune vicende di Roma capitale;
  7. Il monitoraggio costante dei programmi attuati e dei risultati ottenuti;
  8. La promozione della cooperazione sociale come strumento principale dei processi di inclusione sociale delle persone con disagio psichico-sofferenza mentale come previsto dal Progetto Obiettivo Regionale salute mentale.

 

 

 

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