Lo sfratto della sede dell’Associazione ASARP di Cagliari è un ulteriore segnale di attacco ai familiari delle persone che soffrono di disturbi mentali. Non possiamo accettare che vengano cancellati 36 anni di lotta a tutela dei diritti di questi cittadini. Non possiamo accettare che non si trovi un’alternativa perché possano continuare a svolgere il loro compito più che meritorio, compito che invece dovrebbe ottenere un maggior riconoscimento e rispetto da parte delle Istituzioni.
Se per altri settori il lavoro dei volontari viene premiato, e diciamolo anche giustamente, non si riesce a comprendere perché coloro che si occupano di salute mentale vengano invece puniti per il loro operato.
Come Associazione di familiari, non possiamo che essere dalla parte delle giuste rivendicazioni dell’ASARP.