Monitoraggio sulle Rems al tempo del Covid-19: il Report con i risultati

L’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle REMS e il Coordinamento nazionale REMS hanno effettuato un monitoraggio, tramite questionario, sull’impatto dell’emergenza da Covid-19 nelle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza.

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Covid-19 supporto psicologico e numero verde del ministero: iniziativa da rivedere. L’allarme della Conferenza Salute Mentale

L’iniziativa del numero verde di supporto psicologico attivato dal Ministero della Salute, impone alcune riflessioni che ne richiedono a nostro avviso una revisione sostanziale. Leggiamo (salute.gov.it) che il numero offre una consultazione di primo livello che “punta ad affiancare tutti i servizi di assistenza garantiti dal SSN” da parte di “professionisti specializzati, psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti” attraverso un ascolto telefonico per dare una risposta immediata al disagio derivante dal Covid-19.

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Coronavirus, Fabrizio Starace (task force): “Ipotesi che metà decessi in Europa riguardi persone in assistenza residenziale”

da www.ilfattoquotidiano.it del 16 aprile

Lo psichiatra del Consiglio superiore di sanità (Css) e membro della squadra di Vittorio Colao ritiene che quanto accaduto “debba indurre un ripensamento delle politiche socio sanitarie nei confronti di queste fasce particolarmente vulnerabili”.

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Periferie dei diritti e COVID-19

da www.conferenzasalutementale.it
di Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice

L’emergenza Covid-19 è prima di tutto questione sanitaria, ma per fronteggiarla l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda una “azione globale” che tenga conto di tutti gli aspetti che influiscono sulla salute e sulla vita della persone, non limitandosi ad interventi per contenere l’infezione e tanto meno solo all’ospedalizzazione. L’OMS dedica una particolare attenzione alle persone più vulnerabili e indica tra i servizi essenziali da garantire quelli riferiti alle persone con problemi di salute mentale e più in generale alle persone non autosufficienti e con patologie croniche, e per la salute materno-infantile. In Italia questa attenzione ancora non c’è stata.

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Transizione al dopo coronavirus: spunti per la salute mentale

da www.conferenzasalutementale.it
di Pietro Pellegrini

Dal 24 febbraio 2020 a seguito della pandemia è stata modificata in modo significativo l’attività dei servizi di salute mentale e a distanza di 45 giorni, ancora nel pieno dell’infezione, non si possono tracciare le linee future. A tutt’oggi prevale la linea emergenziale che in questa ultima settimana è diventata più attenta al territorio. Infatti, mentre nella prima fase la necessità di far fronte all’ondata di ricoveri ha richiesto uno sforzo straordinario che si è concentrato sulla necessità di creare posti letto dedicati e aumentare quelli in terapia intensiva, i servizi territoriali pur chiamati in causa visto che la maggior parte degli infettati era ed è a casa, sono stati lasciati a se stessi, senza dispositivi di protezione individuale (DPI), tamponi e terapie.

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Fase 2, Starace: “Non c’è ripresa senza salute mentale”

da www.conferenzasalutementale.it

“È assolutamente fondamentale che la sensibilità verso la salute mentale, che la presidenza del Consiglio ha manifestato con l’inclusione di esperti in ambito psicologico e psichiatrico, poi abbia una traduzione concreta. L’attenzione verso questi temi, come il benessere psicologico, deve correre in parallelo all’attenzione verso la ripresa economica. Parafrasando la frase dell’Organizzazione mondiale della sanità, non c’è ripresa senza salute mentale”.

Non ha dubbi lo psichiatra Fabrizio Starace, direttore del dipartimento di Salute mentale dell’Ausl di Modena  e ideatore di “Mat, Settimana della salute mentale”, chiamato dal governo Conte a far parte del comitato di esperti guidato da Vittorio Colao per la ripartenza nella fase 2.

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Coronavirus, l’appello di Psichiatria Democratica

L’emergenza Coronavirus ha imposto delle priorità nuove al nostro sistema sanitario. Dal potenziamento della rete ospedaliera, dei pronto soccorso e delle terapie intensive, al reclutamento urgente di personale in anestesia e rianimazione. Inevitabilmente, alcuni settori del comparto salute italiano sono stati momentaneamente lasciati indietro. Una “mancanza” determinata dal carattere di urgenza che quest’epidemia ci ha messo di fronte, ma che, di fatto, si ripercuote sull’assistenza ad ampie categorie di pazienti. Tra questi, i pazienti psichiatrici.

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