I matti del Duce. Manicomi e repressione politica nell’Italia fascista

Matteo Petracci, I matti del Duce. Manicomi e repressione politica nell’Italia fascista. Donzelli Editore, 2014 
recensione di Girolamo Digilio

Talvolta un titolo ad effetto tradisce i veri contenuti del libro: nel nostro caso una battuta che vorrebbe essere accattivante per il lettore (“I matti del Duce”)  non è all’altezza della profondità dell’analisi e della ricchezza di dati con i quali l’Autore ci dà, per la prima volta, un quadro esaustivo della pratica dell’internamento in manicomio come strumento di repressione politica nell’Italia fascista.
In particolare egli descrive con accuratezza lo stretto intreccio fra cultura del tempo, “scienza psichiatrica”, antichi pregiudizi, motivazioni ideologiche e medicalizzazione del dissenso nella repressione politica e documenta  la responsabilità di molti psichiatri, soprattutto direttori di manicomio, nella attuazione di spietati interventi di internamento che molto spesso escludevano i dissenzienti dal contesto sociale per tutta la vita. Continue Reading…

Piano d’azione per la Salute Mentale 2013-2020

Il benessere mentale è una componente essenziale della definizione di salute data dall’OMS. Una buona salute mentale consente agli individui di realizzarsi, di superare le tensioni della vita di tutti i giorni, di lavorare in maniera produttiva e di contribuire alla vita della comunità.
La salute mentale è importante ma, a livello mondiale, dobbiamo lavorare ancora molto per garantirle il giusto spazio. Bisognerà invertire molte tendenze sconvenienti – i servizi e le cure nell’ambito della salute mentale troppo spesso dimenticati, le violazioni dei diritti umani o la discriminazione di cui sono vittime le persone con disturbo mentale o con disabilità psicosociali.
Questo piano d’azione globale riconosce il ruolo essenziale della salute mentale ai fini della realizzazione dell’obiettivo della salute per tutti. Si basa infatti su un approccio che dura tutta la vita, che punta a raggiungere l’uguaglianza attraverso la copertura sanitaria universale e che sottolinea l’importanza della prevenzione.
Definisce quattro obiettivi principali: ottenere una leadership e una governance più efficaci nell’ambito della salute mentale; riuscire ad offrire servizi di salute mentale e servizi sociali completi, integrati e capaci di rispondere ai bisogni della comunità; mettere in campo delle strategie di promozione e prevenzione; rafforzare i sistemi informativi, raccogliere sempre più evidenze scientifiche ed implementare la ricerca.
Gli obiettivi di questo piano d’azione sono certamente ambiziosi, ma l’OMS ed i suoi Stati membri si sono impegnati a raggiungerli.

leggi Piano d’azione globale per la Salute Mentale 2013-2020 OMS

Dott.ssa Margaret Chan
Direttore generale
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Parere Comitato Nazionale di Bioetica

Nell‟ambito complesso e differenziato delle malattie mentali, il parere si propone di prendere in esame dal punto di vista bioetico le criticità che insistono sull‟assistenza psichiatrica sul territorio, nonché le prospettive che si
aprono con la recente chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG).
La prospettiva bioetica da cui muove l‟analisi è quella di una cura delle persone con malattie mentali che integri la “cure”, centrata sulle componenti neurobiologiche alla base della malattia, e la “care”, il “prendersi cura” della
sofferenza, della soggettività e dei bisogni della persona.
Ciò comporta un chiamare in causa sia i principi della bioetica clinica, sia la responsabilità sociale verso i perduranti fenomeni di stigma e di discriminazione, la carente inclusione, il non completo riconoscimento di diritti umani fondamentali.
Sulla scia della svolta paradigmatica avvenuta con la chiusura del manicomio, dal modello custodialista a quello terapeutico, il parere sottolinea la tensione bioetica verso una cura della persona con malattia mentale orientata alla maggiore autonomia possibile: una tensione già presente nei precedenti pareri dedicati dal CNB al tema della salute mentale, e che è qui ripresa alla luce di importanti documenti internazionali, come la Dichiarazione di Helsinki sulla Salute mentale del 2005 e la Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità del 2007, ma anche alla luce di analisi, commenti e risoluzioni che, sempre a livello internazionale, evidenziano le criticità nella concreta realizzazione dei diritti enunciati.

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“Welfare status” e “società del malessere”

di Girolamo Digilio

Nel ribadire l’affermazione del valore del “welfare status” fin qui realizzato dalle democrazie europee e, al tempo stesso, la necessità di un momento di confronto e di riflessione per renderlo più adeguato alle attuali condizioni dell’uomo nella società e ai suoi bisogni, più equo e più efficiente, vorrei ribadire l’esigenza di dare il dovuto rilievo alla stretta correlazione fra il concetto di welfare status tradizionalmente inteso come sistema di protezione e di aiuto risarcitorio per “eventi avversi” e quello di “welfare nel lavoro” Continue Reading…

Padiglione 25 al Santa Maria della Pietà

Torna alle origini, nell’ex ospedale psichiatrico di Roma, una storia che proprio lì è iniziata più di quaranta anni fa quando, nell’estate del 1975, un gruppo di infermieri, ispirati dalle idee di Franco Basaglia, decide di autogestire uno dei Padiglioni. Si trasferiscono con 20 pazienti al Padiglione 25, osservano il “non rispetto delle regole” e scrivono un diario, un racconto in presa diretta di questa esperienza rivoluzionaria che è l’inizio del cambiamento.