Agevolazioni per disabili 2021

da Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida aggiornata sulle agevolazioni per disabili 2021, che spiega tutti i bonus, gli aiuti disponibili e le novità introdotte.
Si tratta di un documento completo in tema di incentivi per le persone con disabilità e per i loro familiari.

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Le priorità per la psichiatria al G20 Health track side event sulla salute mentale

di Fabrizio Starace da Sanità 24 – Il Sole 24 ore –  del 3 settembre 2021

Permettetemi innanzitutto di esprimere la mia più profonda gratitudine alla Presidenza Italiana del G20 e al Ministro Speranza per il privilegio di intervenire a questo incontro, e il mio più sentito ringraziamento ai rappresentanti dei Paesi del G20 e delle Organizzazioni Internazionali, il cui coinvolgimento e impegno hanno reso possibile questo Evento. L’evento G20 sulla salute mentale che si svolge oggi è una grande opportunità per riaffermare la forza di reazione e resilienza delle nostre comunità, di fronte alla sfida della pandemia. L’analisi critica del recente passato ci offre un’opportunità cruciale, forse irripetibile, per rafforzare i sistemi di salute mentale nei nostri Paesi. La pandemia ha colpito le nostre vite e la nostra salute, sia fisica che mentale, ma allo stesso tempo ha determinato profondi cambiamenti di atteggiamento nei confronti dei beni comuni, come sono la salute e la salute mentale. Oggi la salute mentale è divenuta una priorità, e questo incontro lo conferma.

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DOPO DI NOI – Regione Lazio

da Regione Lazio

La Giunta regionale ha approvato ai primi di agosto il regolamento per l’attuazione della legge sul “Dopo di noi”.
Il testo è frutto dei contributi di tante realtà sia professionali che associative e di tutti gli attori istituzionali coinvolti. Punti qualificanti del regolamento sono i percorsi tesi all’accompagnamento del disabile grave al distacco progressivo dalla realtà già conosciuta (familiare o istituzionale) e i programmi di accrescimento dell’autonomia quotidiana. Inoltre, la valutazione multidimensionale della persona, i progetti personalizzati, il budget di salute. Il regolamento regionale norma anche i programmi per l’indipendenza alloggiativa dei disabili gravi utilizzando il patrimonio immobiliare solidale ovvero immobili provenienti da enti pubblici e privati cittadini che a regime confluiranno in una Fondazione senza scopo di lucro e che al momento saranno affidati alla responsabilità gestionale dell’ASP Asilo Savoia.

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Aumentano i finanziamenti per la Salute Mentale

da  www.conferenzasalutementale.it

Con l’Intesa Stato Regioni del 4 agosto arrivano primi segnali concreti per la Salute Mentale di comunità dopo la Conferenza nazionale di fine giugno. Altre risorse, come annunciato dal Ministro Speranza, arriveranno dagli investimenti per l’edilizia e l’ammodernamento tecnologico. Ancora molto c’è da fare: bisogna insistere per far assegnare anche a progetti per la salute mentale le risorse PNRR per il potenziamento dell’assistenza socio sanitaria territoriale e aumentare il FSN. La mobilitazione continua.
Per la SALUTE MENTALE vedi pagina 5 dell’intesa: “o) 60 milioni destinati a finanziare un progetto di rafforzamento dei Dipartimenti di Salute Mentale, che sarà successivamente oggetto di intesa in Conferenza Stato-Regioni, per il superamento della contenzione meccanica in tutti i luoghi di cura della salute mentale, per la qualificazione dei percorsi per la effettiva presa in carico e per il reinserimento sociale dei pazienti con disturbi psichiatrici autori di reato a completamento del processo di attuazione della legge n. 81/2014, e per l’effettuazione attuazione degli obiettivi di presa in carico e di lavoro in rete per i disturbi dell’adulto, dell’infanzia e dell’adolescenza …”

Salute mentale: ritrovare il coraggio e la condivisione politica e sociale dei tempi di Basaglia

di Girolamo Digilio da www.quotidianosanita.it – Lettere al direttore del 19 luglio 2021

Gentile Direttore,

ho letto con molto interesse il documento del Collegio Nazionale dei Dipartimenti di Salute Mentale sulla recente Conferenza nazionale per la Salute mentale per la quale si parla di “falsa partenza” e condivido gran parte dei principi enunciati, delle considerazioni svolte e delle proposte avanzate. C’è un punto tuttavia che, a mio avviso, meriterebbe di essere ulteriormente approfondito ed è quello della coerenza fra la enunciazione di principi, di progetti e di proposte e i comportamenti personali e professionali, un punto che molto spesso marca drammaticamente la distanza fra il dire e il fare.
La questione assume una spiccata valenza etica e riguarda non solo il ceto politico in quanto detentore di un decisivo potere esecutivo ma anche, nelle sue scelte quotidiane, ciascuno di noi, in quanto cittadino, utente dei servizi, operatore o professionista.
Nella storia del movimento che, intorno a Franco Basaglia, ha portato ad una trasformazione radicale della scienza e della pratica della psichiatria, alla chiusura dei manicomi e alla costruzione degli assi portanti dei DSM spiccano i comportamenti di numerose personalità che in un contesto assai difficile, operando all’interno del sistema con coraggio e grande tenacia riuscirono a dimostrare la superiorità della presa in cura globale rispetto alla cura intesa come internamento e repressione del paziente e a imporre la concezione della salute mentale di comunità.

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2a Conferenza nazionale Salute Mentale: il Coordinamento traccia un bilancio ragionato

da www.conferenzasalutementale.it

La 2a Conferenza Nazionale Salute Mentale si è tenuta il 24 e 25 giugno scorso. A circa un mese di distanza è possibile tracciarne un bilancio ragionato. A settembre prima assemblea di verifica. Va innanzitutto espressa la legittima soddisfazione di aver visto finalmente raccolta la richiesta avanzata da anni dalle organizzazioni partecipanti al Coordinamento nazionale Salute Mentale. La Conferenza promossa dal Ministero della Salute arriva infatti dopo ben due Conferenze autoconvocate (2018 e 2019) e numerose assemblee e conferenze tematiche volte ad impegnare le Istituzioni all’ascolto, all’analisi, alla proposta, in un’area della sanità pubblica che negli ultimi 15 anni era letteralmente sparita dai radar ministeriali.

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Piccole distrazioni con grandi conseguenze. L’On. Buratti e la certificazione dei matti…

di Antonello D’Elia da www.psychiatryonline.it del 22 luglio 2021

C’era una volta una legge dello stato che, nel 1978, sancì che chi nella vita patisce problemi comportamentali che rispecchiano una sofferenza mentale va trattato come una persona affetta da un male che va curato e non isolato dal resto del mondo in spazi chiusi che erano chiamati manicomi. Era scritto in quella legge che con l’ordine pubblico, il sistema di polizia e quello giudiziario quella persona ammalata da curare non aveva a che fare: a interessarsene sarebbe stata la sanità pubblica perché nessuno può essere accusato di essere malato.
C’era una volta, anzi proprio oggi, un deputato del Partito Democratico, il solerte commercialista toscano Umberto Buratti, che propone e vede approvato un emendamento al cosiddetto Recovery Fund, per cui chi dovesse essere sottoposto nella vita a un ricovero obbligatorio in ospedale in un reparto di psichiatria, debba essere segnalato al prefetto e agli uffici e comandi di polizia. Con questa geniale trovata si eviterebbe che persone che hanno o hanno avuto degli scompensi psichiatrici possano acquistare e detenere armi e conseguire la relativa autorizzazione a farlo. Finalmente nessun matto certificato potrà sparare all’impazzata per le strade del nostro bel paese!

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