8 marzo 2022

Una camelia e una mimosa. La stima e la femminilità.
Tronco, rami, foglie, fiori e “nascoste” nel profondo… radici.
Vitali, forti ma sensibili alle attenzioni, le radici rappresentano la fonte nutritiva, la forza, la risorsa primaria affinché la pianta possa, nonostante le tempeste, crescere e fruttificare.
Un pensiero per celebrare tutti noi, per ricordarci ogni giorno la bellezza e l’onore del dedicare attenzioni e cura a esseri speciali e delicati, ma anche forti e ricchi di risorse spesso nascoste… come le radici.

“Una persona che si prende cura di un’altra rappresenta il valore più grande della vita” (Jim Rohn)

Famigliari ARESAM Bracciano

Manifestazione nazionale per la Pace 5 marzo – Roma

Fonte CSV Lazio

“È una inaccettabile follia ed una pericolosissima regressione storica. Non ci sono altre parole per commentare ciò che è successo e sta succedendo in Ucraina.
Questo è il tempo di dichiarare la pace e non la guerra.
Le guerre costituiscono una criminale sequela che ha le caratteristiche del circolo vizioso: guerra chiama guerra”.

Queste parole riprese dall’Appello della Tavolo per la Pace rispecchiano il pensiero di molti che in questi giorni assistono attoniti all’evoluzione di un conflitto scaturito nel cuore dell’Europa e che mette in discussione la costruzione di un percorso di Pace sviluppato in oltre 70 anni.

Leggi la lettera di adesione alla manifestazione della Presidente CSV Lazio Paola Capoleva.

La Corte Costituzionale al bivio. Ritorno al manicomio giudiziario o grande riforma?

Il problema REMS sta nell’eccessivo ricorso a misure di sicurezza detentive, non nella scarsità dei posti. Come è possibile che si stabilisca una misura detentiva per una persona imputata per aver lanciato un cartone di vino contro il sindaco, come è successo a Tivoli?

Leggi l’intero articolo da Conferenza Salute Mentale

10 DICEMBRE – Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

In occasione della ricorrenza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che ricade il 10 dicembre, l’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale (UNASaM), ha voluto dare un contributo alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della violazione dei diritti umani nei confronti delle persone che vivono la condizione della sofferenza mentale e di tutte le persone che vivono condizioni di fragilità sociale.
Oggi più che mai, nell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, che colpisce maggiormente le persone più esposte alla sofferenza umana, il tema è di grande attualità e richiede una attenzione particolare da parte della società e delle Istituzioni.

Salute mentale: ritrovare il coraggio e la condivisione politica e sociale dei tempi di Basaglia

di Girolamo Digilio da www.quotidianosanita.it – Lettere al direttore del 19 luglio 2021

Gentile Direttore,

ho letto con molto interesse il documento del Collegio Nazionale dei Dipartimenti di Salute Mentale sulla recente Conferenza nazionale per la Salute mentale per la quale si parla di “falsa partenza” e condivido gran parte dei principi enunciati, delle considerazioni svolte e delle proposte avanzate. C’è un punto tuttavia che, a mio avviso, meriterebbe di essere ulteriormente approfondito ed è quello della coerenza fra la enunciazione di principi, di progetti e di proposte e i comportamenti personali e professionali, un punto che molto spesso marca drammaticamente la distanza fra il dire e il fare.
La questione assume una spiccata valenza etica e riguarda non solo il ceto politico in quanto detentore di un decisivo potere esecutivo ma anche, nelle sue scelte quotidiane, ciascuno di noi, in quanto cittadino, utente dei servizi, operatore o professionista.
Nella storia del movimento che, intorno a Franco Basaglia, ha portato ad una trasformazione radicale della scienza e della pratica della psichiatria, alla chiusura dei manicomi e alla costruzione degli assi portanti dei DSM spiccano i comportamenti di numerose personalità che in un contesto assai difficile, operando all’interno del sistema con coraggio e grande tenacia riuscirono a dimostrare la superiorità della presa in cura globale rispetto alla cura intesa come internamento e repressione del paziente e a imporre la concezione della salute mentale di comunità.

Leggi l’intero articolo da www.quotidianosanita.it

Piccole distrazioni con grandi conseguenze. L’On. Buratti e la certificazione dei matti…

di Antonello D’Elia da www.psychiatryonline.it del 22 luglio 2021

C’era una volta una legge dello stato che, nel 1978, sancì che chi nella vita patisce problemi comportamentali che rispecchiano una sofferenza mentale va trattato come una persona affetta da un male che va curato e non isolato dal resto del mondo in spazi chiusi che erano chiamati manicomi. Era scritto in quella legge che con l’ordine pubblico, il sistema di polizia e quello giudiziario quella persona ammalata da curare non aveva a che fare: a interessarsene sarebbe stata la sanità pubblica perché nessuno può essere accusato di essere malato.
C’era una volta, anzi proprio oggi, un deputato del Partito Democratico, il solerte commercialista toscano Umberto Buratti, che propone e vede approvato un emendamento al cosiddetto Recovery Fund, per cui chi dovesse essere sottoposto nella vita a un ricovero obbligatorio in ospedale in un reparto di psichiatria, debba essere segnalato al prefetto e agli uffici e comandi di polizia. Con questa geniale trovata si eviterebbe che persone che hanno o hanno avuto degli scompensi psichiatrici possano acquistare e detenere armi e conseguire la relativa autorizzazione a farlo. Finalmente nessun matto certificato potrà sparare all’impazzata per le strade del nostro bel paese!

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Primo diploma di scuola media nella Rems di Palombara Sabina

da www.regione.lazio.it/garantedetenuti/

Il 10 giugno 2021 il primo degli ospiti delle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) iscritti alla scuola ha conseguito il diploma di licenza media inferiore. E’ quanto si apprende da una nota di ringraziamento del direttore del Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche (Dsmdp) della Asl Rm 5, Giuseppe Nicolò.
La Asl Rm 5 nel novembre 2019 ha iniziato un percorso di collaborazione con le istituzioni scolastiche, avviato con la stipula di un protocollo d’intesa con il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti 3 (Cpia 3) di Roma, che ha portato nell’ultimo anno scolastico all’istituzione di una classe dedicata agli utenti delle Rems. Sono stati coinvolti nel progetto tredici pazienti, ospitati nelle tre Rems aziendali, ognuno portatore di specifici bisogni educativi. Continue Reading…