Covid: in ginocchio il sistema della salute mentale, ha chiuso un centro su 5

Da www.lastampa.it del 27 gennaio 2021

La prima ondata della pandemia di coronavirus ha ridotto le attività dei servizi di salute mentale nel nostro Paese per cui il 20% dei Centri ambulatoriali è rimasto chiuso e il 25% ha ridotto gli orari di accesso.  Lo sottolineano i dati di uno studio della Società Italiana di Psichiatria (SIP) pubblicato su Bmc Psychiatry e presentato in occasione dell’inaugurazione della prima conferenza italiana dei Direttori di DSM. La rete nasce per far fronte alle difficoltà di funzionamento di servizi indispensabili che da tempo sono messi a dura prova dalla carenza di personale e dall’esiguità delle risorse messe a loro disposizione nel nostro paese.

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Verso la Conferenza Nazionale 2021 seminario: “Servizi per una Salute Mentale di comunità”

Primo seminario online: sabato 6 febbraio 2021 ore 15-18  “Servizi per una Salute Mentale di comunità”: il Centro di Salute Mentale come servizio di prossimità e di presa in carico della domanda di salute. Esperienze, ostacoli, soluzioni Come si presenta oggi, a distanza di 40 anni dalla Legge 180 e 26 dal Progetto Obiettivo Tutela Salute Mentale, l’organizzazione dei  Dipartimenti di Salute Mentale? Come si declinano le organizzazioni, le pratiche, le modalità di accoglienza e presa in carico dei Centri di Salute Mentale, quali le risorse in campo, quali le attività che li caratterizzano, gli obiettivi  e le alleanze che questi perseguono?

Sul sito www.conferenzasalutementale.it le indicazioni per partecipare.

L’allarme del Bambin Gesù: “I giovanissimi si tagliano e tentano il suicidio: mai così tanti”

di Ilaria Betti da www.huffingtonpost.it del 19/01/2021

Via l’immagine dei fannulloni sdraiati sul divano con il cellulare. I giovani, che da quasi un anno vivono la pandemia, stanno soffrendo. E anche molto. A dimostrarlo è un dato condiviso da Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: i tentativi di suicidio e autolesionismo sono aumentati del 30%.

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Verso la Conferenza Nazionale Salute Mentale 2021

Si è svolta il 12 dicembre l’Assemblea promossa dal coordinamento nazionale in preparazione della Conferenza nazionale Salute Mentale che sarà convocata dal Ministero della Salute a maggio 2021.

L’Assemblea si proponeva di aprire un ampio confronto e dibattito con gli operatori dei servizi di salute mentale, i familiari e le persone che utilizzano i servizi di salute mentale e vivono la condizione della sofferenza mentale, per costruire insieme un percorso condiviso che parta dai bisogni reali delle persone per una salute mentale di comunità orientata al pieno rispetto dei diritti umani e al riconoscimento dei diritti di cittadinanza (istruzione/formazione, casa, lavoro, reddito, relazioni sociali …).

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“Montecchio Precalcino, si rischia il ritorno al manicomio”. La denuncia di Coalizione Civica Schio

da www.ecovicentino.it  del 21 novembre 2020

E’ una denuncia pesante, quella che viene dai due consiglieri comunali di Schio di Coalizione Civica, Carlo Cunegato e Giorgio De Zen: le strutture residenziali del Centro Servizi di Montecchio Precalcino (l’ex ospedale psichiatrico di via Europa Unita) stanno involvendo e dopo anni di apertura al territorio delle Rsa frutto della chiusura dei manicomi con la famosa legge Basaglia, sarebbe ora in atto un tentativo silenzioso di trasformare le stesse in residenzialità sulla modalità proprio dei vecchi ospedali psichiatrici. Una denuncia che prende le mosse dai timori delle associazioni dei familiari degli ospiti.

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Nasce il Collegio nazionale dei Dipartimenti di salute mentale

da www.quotidianosanita.it del 26/11/2020

Servizio pubblico, indipendenza, multidisciplinarietà, promozione e consolidamento dei sistemi di salute mentale in Italia.
È su queste basi che si è costituito il Collegio nazionale dei Dipartimenti di Salute Mentale, con sede a Bologna. Obiettivi: accogliere le esperienze ed i problemi che si evidenziano sul campo e portare nei contesti istituzionali la voce di chi è chiamato a dirigere i servizi pubblici di salute mentale.
Il Collegio vuole essere luogo di confronto, di sintesi e di proposta culturale e istituzionale sugli ambiti tecnico-professionali, organizzativo-gestionali: hanno già aderito trenta Direttori di Dsm e per statuto potrà iscriversi chi abbia responsabilità organizzative e gestionali in un Dsm italiano, indipendentemente dal suo background professionale (psichiatria, neuropsichiatria infantile, psicologia, tossicologia etc…).

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Assistenza per i malati psichiatrici, “il Covid ha dimostrato che le strutture residenziali sono inadeguate e va evitato l’isolamento”

di Chiara Daina da www.ilfattoquotidiano.it del 19/11/2020

L’emergenza Covid, almeno durante la prima ondata, ha messo in croce i servizi per la salute mentale. Da un’indagine condotta dall’assessorato alle Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna tra marzo e aprile 2020 è emersa una drastica e generale riduzione degli interventi psichiatrici rispetto agli stessi mesi del 2019. “Per il blocco delle attività sanitarie ordinarie, per la paura del contagio e perché non c’erano abbastanza dispositivi di protezione – dichiara Fabrizio Starace, direttore del dipartimento di Salute mentale dell’Ausl di Modena e presidente della Società italiana di epidemiologia psichiatrica (Siep) che ha collaborato al monitoraggio -.

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