Contro il letto, falso sinonimo di cura

Da La Rivista delle Politiche Sociali  – Rubrica Covid 19: riflessioni sull’emergenza e oltre
di Benedetto Saraceno

Il letto in ospedale e il letto fuori dall’ospedale rappresentano l’unica risposta del sistema sanitario. La Pandemia del Covid ha mostrato a tutti i cittadini come i letti nei reparti di terapia intensiva e rianimazione siano stati e continueranno ad essere un presidio fondamentale per la cura di quei pazienti gravi bisognosi di interventi intensi e intensivi. La ecatombe degli anziani nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) ha mostrato come persone in età avanzata e spesso non autosufficienti «abitano» fondamentalmente in un letto. La questione che dobbiamo porci e con urgenza è quella del «letto» come unica e povera risposta del sistema sanitario, come se, prima e dopo il letto, non ci fossero fondamentali e spesso sufficienti risposte alla domanda di salute dei cittadini. Dobbiamo decostruire la nozione di letto come falso sinonimo di cura.

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La Presidenza del Consiglio attiva un tavolo tecnico per migliorare la Legge n. 112/16

da www. www.anffas.net del 30 luglio 2020

Nel 2016 è stata emanata la Legge n. 112 sul “Durante, Dopo di Noi”, onde garantire misure innovative volte a sostenere i percorsi di acquisizione di autonomie e di progressiva fuoriuscita delle persone con disabilità dalla loro famiglia ed abitazione di origine per creare una propria esperienza da adulti verso il c.d. “dopo di noi”, ma “nel durante noi”.  A distanza di quattro anni si registrano luci ed ombre nell’applicazione della stessa, come messo costantemente in evidenza da Anffas attraverso il monitoraggio sull’intero territorio nazionale attraverso la propria rete associativa, nonché da un’ulteriore recente rilevazione in atto, i cui dati saranno disponibili nella prima decade di settembre.

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Legge Rilancio: semaforo verde ai budget di salute e al welfare di prossimità

da  www.vita.it del 19 luglio 2020

Giovedì scorso, il 16 luglio, in Senato è stata approvata la legge di conversione del decreto Rilancio che entra in vigore oggi. L’Assemblea di palazzo Madama ha ribadito, senza modifiche, il testo licenziato in prima lettura dalla Camera dei deputati.
Per la prima volta in un provvedimento legislativo nazionale, prevede un chiaro riferimento al welfare di prossimità ed ai Budget di Salute, riferimento che era assente nel testo del DL.
Dopo il comma 4 è inserito il seguente:
« 4-bis. Al fine di realizzare gli obiettivi di cui ai commi 3 e 4, il Ministero della salute, sulla base di un atto di intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, coordina la sperimentazione, per il biennio 2020-2021, di strutture di prossimità per la promozione della salute e per la prevenzione, nonché per la presa in carico e la riabilitazione delle categorie di persone più fragili, ispirate al principio della piena integrazione socio-sanitaria, con il coinvolgimento delle istituzioni presenti nel territorio, del volontariato locale e degli enti del Terzo settore senza scopo di lucro. I progetti proposti devono prevedere modalità di inter-vento che riducano le scelte di istituzionalizzazione, favoriscano la domiciliarità e consentano la valutazione dei risultati ottenuti, anche attraverso il ricorso a strumenti innovativi quale il budget di salute individuale e di comunità».

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Salute Mentale. Il nuovo Rapporto del Ministero della Salute

di Luciano Fassari da  www.quotidianosanita.it  del 15/07/2020

Sempre più in crisi il comparto della Salute Mentale in Italia. La fotografia che emerge dall’ultimo report del Ministero della Salute relativo all’anno 2018 di cui è stata diffusa oggi una sintesi mostra un comparto in profonda crisi.

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Roma Capitale – “Legge Dopo di Noi”: modificato l’avviso pubblico

Il Dipartimento Politiche Sociali comunica importanti modifiche all’Avviso Pubblico per la selezione di progetti personalizzati per il “Dopo di Noi” in favore di persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, ai sensi della Legge n.112/2016.
È stato infatti modificato l’articolo 3 dell’avviso pubblico, con l’eliminazione del limite massimo di età di 64 anni per poter essere inseriti nei progetti personalizzati.
Di conseguenza è prorogato al 31/7/2020 il termine per la presentazione delle domande.

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Lazio, persone con disabilità e caregiver ancora “confinati”: ferme le attività

di Chiara Ludovisi da www.redattoresociale.it del 26 giugno

ROMA – L’Italia è ripartita e gli italiani stanno partendo: ma mentre tanti preparano i bagagli per un’estate in cui tutto sembra sempre più “normale”, niente è tornato alla normalità per le persone con disabilità e le loro famiglie. E’ quanto accade nel Lazio, dove le Consulte regionali, cittadine, alcune municipali e diverse associazione denunciano l’impossibilità, tuttora, di fruire di servizi e attività.

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