XX Rapporto Antigone: a 10 anni dal superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

Il XX Rapporto Antigone fa il punto su salute mentale e misure di sicurezza psichiatriche a 10 anni dalla legge 81/2014 che ha, almeno sotto il profilo normativo, definitivamente chiuso la lunga stagione degli ospedali psichiatrico-giudiziari: così denominati in Italia dalla LEGGE 26 luglio 1975, n. 354 (Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà), ma già presenti in alcuni istituti di ricovero come reparti specifici dalla seconda metà dell’800 e poi come Manicomi criminali a partire dalla legge 36/1904.

Continua a leggere…..

La non punibilità nel processo penale: quando la diagnosi diventa un privilegio

I disturbi mentali non sono neanche predittivi, in modo statisticamente significativo, di comportamento aggressivo futuro, come evidenziato dallo studio National Epidemiologic Survey in Alcohol and Related Conditions nel 2008. L’idea di attribuire automaticamente la responsabilità del comportamento violento alla malattia mentale, la “psichiatrizzazione” della violenza, insomma, è un errore che riduce la complessità della comprensione di questo fenomeno e ci riporta indietro nel tempo, a prima dell’azione riformatrice di Franco Basaglia, quando la pericolosità per sé e per gli altri guidava le decisioni di Trattamento Sanitario Obbligatorio sugli autori di reato. Come noto, in Italia, dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, nel 2015 sono state create le Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS), strutture sanitarie di accoglienza dove possono confluire e condividere gli stessi ambienti e procedure, indipendentemente dal tipo ed entità di reato, tanto un autore di un omicidio quanto una persona che ha opposto resistenza a pubblico ufficiale, purché affetti da disturbi mentali e ritenuti socialmente pericolosi.

Continua a leggere….

FISH: bene continuità didattica per studenti con disabilità

FISH esprime apprezzamento per le prospettive di continuità didattica per gli studenti con disabilità, come reso noto dal ministro dell’Istruzione, Valditara. La proposta di consentire agli insegnanti di sostegno di rimanere sulla stessa cattedra per almeno tre anni, su richiesta della famiglia dello studenti con disabilità, rappresenta un passo significativo verso l’implementazione del principio dell’accomodamento ragionevole, come introdotto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Questa iniziativa mira a garantire una continuità di insegnamento che risponda alle esigenze specifiche degli studenti con disabilità, permettendo loro di beneficiare di un ambiente educativo stabile e favorevole alla loro crescita.

Continua a leggere…

La vera legge Basaglia di Giovanni Rossi

Basaglia aveva freddo in quel dicembre 1979. Mi chiese di indicargli dove comprare un pullover. Lo accompagnai da Marco boutique in piazza delle Poste.

Era a Mantova per partecipare ad un convegno: “Le nuove istituzioni della psichiatria” in cui si sarebbe discusso di chiusura dei manicomi e nuovi servizi.

Franco Basaglia, veneziano, somigliava ai campanili e alle torri di segnalazione che danno verticalità all’orizzonte piatto della laguna.

Continua a leggere….