Seminario – “Sostegno all’abitare: dalla struttura residenziale a casa propria”

Sabato 6 marzo secondo seminario Verso la Conferenza Nazionale 2021  – dalle ore 15,00 alle 18,00 on line

Esistono esperienze e progetti che perseguono e realizzano il diritto alla vita indipendente delle persone con sofferenza psichica e disabilità. Persistono, tuttavia, anche vecchie e nuove forme di internamento che ripropongono, pure in Italia, nell’intreccio tra cura e custodia, il modello dei cronicari, scatole nelle quali depositare le persone considerate fragili, escludendole dal consesso sociale, deprivandole dei diritti di cittadinanza, troppo spesso mortificandone la loro stessa dignità.

Sul sito www.conferenzasalutementale.it le indicazioni per partecipare.

Non sottovalutiamo l’impatto della pandemia sulla salute mentale. Servono nuovi investimenti

di Massimo Cozza da www.quotidianosanita.it del 10 febbraio 2021

Uno psichiatra pubblico ogni circa 10mila cittadini adulti (9.588 dati istat residenti) e uno psicologo pubblico circa ogni 12mila cittadini (11.899 dati istat residenti), con una età media di 52 anni per i medici e di quasi 56 anni per gli psicologi.
Questi i numeri che risultano dal Report sul personale del Servizio Sanitario Nazionale del Ministero della Salute relativo all’anno 2018, appena pubblicato.
Si tratta di numeri critici sia per gli psichiatri che per gli psicologi, che non consentono ai Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) – e più in generale alle ASL per quanto riguarda le dipendenze, i consultori, i servizi per la disabilità e i distretti  sociosanitari – di rispondere in modo appropriato ai bisogni assistenziali di natura psicopatologica, con importanti diseguaglianze regionali che stanno sempre più crescendo.

Leggi l’intero articolo da www.quotidianosanita.it

Vaccini e disabilità: chiarimenti sì, ma fino a un certo punto

di Giampiero Griffo da www.superando.it del 10 febbraio 2021

In questi giorni tante persone con disabilità e i loro familiari si chiedono quando saranno vaccinati. Com’è noto, infatti, ad inizio gennaio il Commissario Straordinario per l’Emergenza Domenico Arcuri aveva annunciato che nella seconda fase delle vaccinazioni, oltre agli ultraottantenni, sarebbero state incluse anche fasce di popolazione più vulnerabili tra cui le persone con disabilità. Purtroppo la situazione attuale è ancora confusa e non si riesce ad avere dati precisi. Alcune Regioni, come ad esempio la Campania, hanno già iniziato a vaccinare gli operatori e in alcuni casi le persone con disabilità nelle RSA e RSD [Residenze Sanitarie Assistite e Residenze Sanitarie Disabili, N.d.R.], grazie anche alle pressioni dell’associazionismo territoriale, mentre l’Abruzzo ha attivato un sito per le prenotazioni al vaccino di questa fascia di cittadini, ma manca il quadro chiaro delle varie attività Regione per Regione.

Leggi l’intero articolo su www.superando.it

Covid, l’altra pandemia: il virus ha portato 1 milione di nuovi casi di disagio mentale

di Valeria Pini da www.repubblica.it/salute del 27 gennaio 2021

LA PANDEMIA non colpisce solo il corpo, ma anche la mente. La paura del contagio e la crisi economica in atto moltiplicano esponenzialmente il disagio psichico. In chi è entrato in contatto con il virus aumenta fino a 5 volte la probabilità di sintomi depressivi e si stima che nei prossimi mesi possano emergere fino a 800 mila nuovi casi di depressione. Una condizione che riguarderà anche i circa 10 mila italiani che hanno perso un proprio caro per colpa del virus, senza contare le almeno 150 mila persone non colpite da SAR-Cov-2 ma che manifesteranno sintomi depressivi a causa della crisi economica e della disoccupazione. E’ quanto emerge dal XXII congresso nazionale della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia, online da oggi al 29 gennaio.

Leggi l’intero articolo su www.repubblica.it/salute

Covid: in ginocchio il sistema della salute mentale, ha chiuso un centro su 5

Da www.lastampa.it del 27 gennaio 2021

La prima ondata della pandemia di coronavirus ha ridotto le attività dei servizi di salute mentale nel nostro Paese per cui il 20% dei Centri ambulatoriali è rimasto chiuso e il 25% ha ridotto gli orari di accesso.  Lo sottolineano i dati di uno studio della Società Italiana di Psichiatria (SIP) pubblicato su Bmc Psychiatry e presentato in occasione dell’inaugurazione della prima conferenza italiana dei Direttori di DSM. La rete nasce per far fronte alle difficoltà di funzionamento di servizi indispensabili che da tempo sono messi a dura prova dalla carenza di personale e dall’esiguità delle risorse messe a loro disposizione nel nostro paese.

Leggi l’intero articolo su www.lastampa.it

 

Verso la Conferenza Nazionale 2021 seminario: “Servizi per una Salute Mentale di comunità”

Primo seminario online: sabato 6 febbraio 2021 ore 15-18  “Servizi per una Salute Mentale di comunità”: il Centro di Salute Mentale come servizio di prossimità e di presa in carico della domanda di salute. Esperienze, ostacoli, soluzioni Come si presenta oggi, a distanza di 40 anni dalla Legge 180 e 26 dal Progetto Obiettivo Tutela Salute Mentale, l’organizzazione dei  Dipartimenti di Salute Mentale? Come si declinano le organizzazioni, le pratiche, le modalità di accoglienza e presa in carico dei Centri di Salute Mentale, quali le risorse in campo, quali le attività che li caratterizzano, gli obiettivi  e le alleanze che questi perseguono?

Sul sito www.conferenzasalutementale.it le indicazioni per partecipare.

Mettere in sicurezza gli over 80 è più importante dell’immunità di gregge

di Girolamo Digilio da www.quotidianosanita.it – Lettere al Direttore del 25 gennaio

Gentile Direttore,
la dichiarazione del Ministro Speranza a Il Foglio, riportata da Quotidiano Sanità in data 22 gennaio 2021, ha messo al centro il nodo cruciale della strategia della vaccinazione anti-Covid in Italia oggi e dei suoi più urgenti obiettivi: “I dati epidemiologici – sottolinea Speranza – ci dicono che l’85 per cento delle morti per Covid ha riguardato persone con un’età superiore ai 70 anni. Una volta che riusciremo a vaccinare i circa 9 milioni di over 70 sarà possibile cambiare anche i parametri con cui oggi calcoliamo l’Rt. A oggi, l’Rt viene calcolato sulla base dei contagiati di cui si conoscono i sintomi ma nel momento in cui la parte più fragile della popolazione verrà vaccinata sarà possibile calcolare l’Rt in modo più flessibile considerando cioè soltanto il numero di sintomatici ospedalizzati. Il traguardo non è lontano: è ora di lavorare senza farci del male”.

Leggi l’intero articolo da www.quotidianosanita.it