La persona al di sopra dell’istituzione: progetti di vita, integrazione sociale, lotta alle disuguaglianze e diritti umani. di Roberto Mezzina

I processi di deistituzionalizzazione nel mondo, specie se intesi riduttivamente come de-ospedalizzazione, si sono spesso tradotti in effetti perversi di trans-istituzionalizzazione, anche attraverso soluzioni ‘a vita’, e comunque di lungo periodo, di tipo residenziale.

La mancanza di sincronicità nella chiusura o nel ridimensionamento (downsizing) delle istituzioni psichiatriche con l’incremento dei servizi basati sulla comunità ha generato tutta una serie di problemi, insieme col trasferimento di pazienti in unità psichiatriche in ospedali generali, case di cura, alloggi assistiti e carceri (Shen & Snowden, 2014). La “trans-istituzionalizzazione” è stata definita come l’atto di trasferire i pazienti dagli ospedali psichiatrici ad altre istituzioni, come rifugi per senzatetto, istituti di custodia e carceri. Recenti ricerche suggeriscono inoltre una tendenza rinascente in Europa verso la “re- istituzionalizzazione” dell’assistenza, segnata dall’aumento del numero di trattamenti involontari, così come le strutture residenziali e di alloggio assistito, istituzioni psichiatrico-forensi, istituti penitenziari e carceri, oltre ai manicomi preesistenti, sebbene più piccoli, e a strutture private anche ad alta sicurezza. Tale mancanza di sincronicità ha avuto come conseguenza collaterale la frammentazione dei servizi, la mancanza di garanzia della qualità dei servizi disponibili, i tagli finanziari e la carenza di personale.

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La persona al di sopra dell’istituzione: progetti di vita, integrazione sociale, lotta alle disuguaglianze e diritti umani. di Roberto Mezzina – sossanita

Diritto alla salute, l’appello degli psicologi direttori di struttura complessa: “Va garantito a tutti”

Con una nota, il Coordinamento Nazionale Psicologi Direttori di Struttura Complessa del Servizio Sanitario Nazionale chiede il “superamento della logica dei bonus, a vantaggio e degli investimenti strutturali e di sistema in ambito pubblico”

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Psicologia, salute mentale, psichiatria - Illustrazione con due volti

 

Bonus psicologico 2023: le risorse salgono a 10 milioni

Pubblicata in GU n 293 del 16 dicembre la legge n 191 di conversione del DL n 145/2023 o DL Anticipi.

Tra le novità inserite nella conversione in legge vi è il potenziamento del bonus psicologico.

Nel dettaglio, aumenta da 5 a 10 milioni di euro l’importo previsto per questo bonus che, nato durante la Pandemia da covid, è divenuto ora una misura strutturale.

Resta invariata, invece, la cifra messa a disposizione per il 2024 pari a 8 milioni.

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VIAGGIO A ORIENTE. LABORATORI DI CUCINA, ARTE E CULTURA GIAPPONESE

È un progetto rivolto alla fascia giovanile di utenti, circa 10, seguiti dai servizi di salute mentale della ASL Roma 3 e che è stato sviluppato dalla Coop. Sociale Il Grande Carro nell’ambito del Bando “Arte in Comune” dell’Assessorato servizi sociali e salute del Comune di Roma Capitale.

A questo progetto partecipano come partner principali il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 3, l’Associazione Takemusu Aikido Roma, l’Aresam (Associazione Regionale Salute Mentale) OdV e lo Studio Come.

Siamo lieti di invitarvi ad un incontro presso la nostra Sede, Via di Tor di Nona, 43 il giorno 13 Dicembre alle ore 17,30 per fare il punto sullo svolgimento delle attività e raccogliere emozioni e sensazioni. Sarà presente anche l’Associazione Takemusu Aikido.

Anticipiamo che il 29 dicembre, a conclusione delle attività progettuali, presso il Teatro Porta Portese avrà luogo l’evento finale con mostra di foto e prodotti, di seguito i dettagli.

Vi aspettiamo.

Disabilità e povertà: le famiglie chiedono servizi “umanizzati” contro l’isolamento

In Italia le famiglie che versano in una situazione di povertà e in cui è presente una o più persone con disabilità vivono in una condizione di isolamento creata da muri relazionali, istituzionali e di contesto. Cosa chiedono e cosa desiderano per raggiungere una migliore qualità di vita? Tra gli aiuti richiesti, 9 su 10 non sono contributi economici bensì servizi ‘umanizzati’..

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