Amministrazione di sostegno. Serve una normativa regionale

di Ilaria Dioguardi da Reti Solidali del 27/06/2022

Dall’11 novembre 2019 si è costituita, con il supporto del CSV Lazio, la Rete ARAS, Rete di solidarietà sociale tra alcune associazioni di volontariato riguardo l’amministrazione di sostegno. Da un gruppo iniziale di 21 associazioni coinvolte, oggi si contano 31 adesioni. È stato fatto il punto al convegno organizzato presso la Sala Tirreno della Regione Lazio, dal titolo: L’istituto dell’amministrazione di sostegno nel Lazio: dalle criticità attuali ad una nuova progettualità.

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Convegno “Istituto dell’Amministrazione di Sostegno nel Lazio: dalle criticità attuali ad una nuova progettualità”

Giovedì 16 giugno dalle ore 8.30 alle 17.00 presso la Sala Convegni Tirreno della Regione Lazio, via Cristoforo Colombo – Roma, si terrà il convegno dal titolo L’istituto dell’Amministrazione di Sostegno nel Lazio: dalle criticità attuali ad una nuova progettualità.
Sarà possibile seguire il convegno sia in presenza che da remoto.
Vi invitiamo a comunicare, entro il 13 giugno, alla casella di mail retearas@csvlazio.org la vostra disponibilità e il nominativo delle persone che intendono essere presenti.

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13 maggio Anniversario Legge 180

di Marinella Cornacchia Presidente A.RE.SA.M. OdV

Purtroppo anche quest’anno non abbiamo nulla da festeggiare.
Il perdurare della pandemia, la guerra a noi vicina, e, come se ciò non bastasse, ora dobbiamo affrontare anche l’ultima decisione della ASL Roma 1 che apre una residenza con 7 posti letto all’interno del S. Maria della Pietà dedicata ai Disturbi del Comportamento Alimentare.
Riteniamo la scelta un gigantesco passo involutivo che, oltretutto, rappresenta l’arretramento culturale dello Stato e delle sue rappresentanze politiche nei confronti del tema Salute Mentale.
Non è stato minimamente considerato il pesante significato che quei luoghi hanno rappresentato e ancora  rappresentano, per le persone sofferenti e le loro famiglie. Continue Reading…

Zingaretti, D’Amato, Tanese riaprono il manicomio di Roma Capitale e Gualtieri tace…

Comunicato stampa della Consulta regionale per la salute mentale del Lazio

La Consulta regionale per la salute mentale, organismo permanente di partecipazione, tutela e promozione in materia di salute mentale ha deciso all’unanimità di rendere pubblico il proprio dissenso, sconcerto e dolore per quanto si è portato a compimento ieri nel Comprensorio dell’ex Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà di Roma: inaugurazione di una struttura residenziale di 7 posti letto per i disturbi del comportamento alimentare (DCA) nel Padiglione 14, quello che anticamente ospitava Agitati Uomini.
Colpisce e ferisce, oltre la evidente violazione di legge, la scelta della data di inaugurazione proprio a ridosso della ricorrenza del 13 maggio 1978, giorno in cui l’approvazione della legge 180 ha reso orgogliosamente l’Italia l’unica nazione al mondo senza manicomi. Almeno fino a ieri. La data scelta appare quindi come un atto di arroganza istituzionale e disprezzo dei percorsi di riforma psichiatrica e induce a chiedersi in quale paese e in quale epoca si stia vivendo e quale valore abbiano ancora le leggi democratiche e il loro rispetto ed attuazione. Continue Reading…

Psichiatria Democratica sull’apertura del Centro residenziale per DCA presso il Santa Maria della Pietà

da www.facebook.com/Psichiatria-Democratica

“Psichiatria Democratica considera davvero grave che, in concomitanza con la ricorrenza del 13 maggio, giorno in cui 44 anni fa fu approvata le legge 180, il Presidente della Giunta Regionale del Lazio, Nicola Zingaretti abbia inaugurato nel padiglione 14 dell’ex manicomio di Roma una struttura di ricovero psichiatrico, ovvero un Centro residenziale per i Disturbi del comportamento alimentare (Dca).
L’utilizzo di un padiglione dell’OP S. Maria della Pietà, chiuso dal 2000, costituisce una sostanziale riapertura dello stesso, si pone in pieno contrasto con le leggi vigenti che impediscono il riutilizzo del vecchi OP per riaprire strutture psichiatriche e riafferma la propensione a riposizionare il disagio mentale entro le mura di un ‘contenitore’ separato dai territori e dalle comunità locali. Continue Reading…

La salute mentale ed il PNRR

da www.siep.it del 29/04/2022

Le riforme che accompagneranno il PNRR – a partire dal c.d. DM 71 – segneranno la direzione che il nostro sistema di welfare assumerà negli anni a venire. In questo scenario, e nei provvedimenti che seguiranno entro il prossimo 30 giugno, sarà ridefinito e potenziato il ruolo della Salute Mentale di Comunità. Si tratta della più ampia e decisiva opera di manutenzione e adeguamento del sistema di cura per la Salute Mentale dal suo disegno iniziale nella 833/78 e nei successivi Progetti Obiettivo.
Il tema della salute mentale di fatto non è esplicitamente trattato nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ma deve declinarsi attraverso un’azione costante di sensibilizzazione verso tutti gli attori di area sociale coinvolti nelle iniziative e negli investimenti della Missione 5 (che include una serie di capitoli che hanno diretta relazione con le attività di salute mentale sul territorio).

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Rapporto Salute Mentale 2020. Il commento del coordinamento nazionale salute mentale

da www.conferenzasalutementale.it

Il Rapporto Salute Mentale  si basa su dati riferiti al 2020, l’anno in cui i sistemi sanitari e sociali hanno dovuto far fronte alla minaccia senza precedenti costituita dalla pandemia da Covid-19.
I dati più significativi sembrano essere quelli riferiti ai seguenti ambiti:

RISORSE: Perdura un sottofinanzianento per la salute mentale, nell’ambito di risorse peraltro ancora insufficienti destinate al Fondo Sanitario Nazionale (FSN). Ciò è rappresentato dalla sostanziale stabilità del costo pro-capite e della percentuale del FSN utilizzato per la salute mentale, che si attestano rispettivamente a € 67,5 e al 3%. Anche aggiungendo le misure straordinarie adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, che hanno portato il livello del FSN 2020 a 123.474 milioni, la quota destinata alla salute mentale pari al 2,75% resta bassa, ben al di sotto della soglia obiettivo del 5% del FSN. Primi segnali sembrano arrivare nel 2021 ma sono tutti da verificare. Continue Reading…